ALBATROS IN CONTRODANZA

25 e 26 Maggio ore 20,45 @Teatro della Contraddizione

coreografia e autorialità Pablo Ezequiel Rizzo
Interpreti Alessandra Cozzi Pablo Ezequiel Rizzo Giuseppe Zagaria
dramaturg Eliana Rotella

“Natura! Ne siamo circondati e avvolti, incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più dentro di lei. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico.” Goethe, Urpflanze

Pensato originariamente come traduzione corporea di uno studio biologico e comportamentale basato su alcune tipologie di animali, il lavoro poi si evolve in un’indagine antropologica, traendo ispirazione da “Urpflanze, la pianta originaria” di Goethe e dalla teoria cyborg della biologa e filosofa Donna Haraway. Questi due elementi introducono un’indagine sul concetto di natura e “naturale”, attraverso una definizione che comprende nella sua molteplicità di significati, l’inclusione degli strumenti tecnologici prodotti dall’immaginazione creativa umana.

25,26 Maggio- ore 20,45
ingresso €15 – ridotto €12

Prenotazione consigliata, i posti sono limitati

Per accedere agli spettacoli è necessaria la tessera associativa (gratuita); da richiedere entro il giorno prima dell’evento al seguente link: www.tesseramentocontraddizione.it

Info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

Teatro della Contraddizione via della braida n.6, 20122 Milano – MM3 Porta Romana

MASTERCLASS: domenica 26 Maggio 11:00 >14:00
con Alessandra Cozzi e Pablo Ezequiel Rizzo

Morfologia del gesto                               

Per indicare il complesso dell’esistenza di un essere reale, il tedesco si serve della parola Gestalt, Forma.
Se prendessimo in esame le forme esistenti, in particolar modo quelle organiche, in esse non vi è mai nulla di immobile, fisso, ogni cosa ondeggia in continuo moto. Per questo il tedesco si serve della parola Bildung, formazione, per indicare sia ciò che è prodotto, sia ciò che si sta producendo.
Così l’essere vivente non è un singolo, bensì una pluralità: anche presentandosi come individuo, rimane un insieme di esseri viventi autonomi, che appaiono identici o simili, diversi o dissimili.
Da queste considerazioni e pensieri parte la nostra ricerca aperta a non professionisti e movers provenienti da ogni disciplina.

BIO
Pablo Ezequiel Rizzo nasce a Mar del Plata, Argentina. Nel 2004 si trasferisce in Italia dove continua la sua formazione artistica come performer al centro culturale Il Funaro di Pistoia e come attore fisico al Teatro Metastasio di Prato. Diplomato al corso di Teatrodanza presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Lavora con Alessio Maria Romano, Compagnia Nanou, Elie Tass (le ballets C de la B), Zero Visibility Korp e Petra Fornayova. Nell’estate del 2020 inizia due percorsi paralleli di ricerca creativa: da una parte tratta temi di natura sociale e fonda il Collettivo multidisciplinare CIW e vince la menzione speciale della giuria all’Hangartfest di Pesaro con il lavoro di videodanza RABEXPRESS. Dall’altra porta avanti una ricerca legata a temi personali di natura transfemminista e nel dicembre del 2021 crea Albatros, arrivando tra i finalisti del bando Residanza di Gabriella Stazio, grazie al quale viene inserito all’interno del progetto NUDA. A dicembre dell’anno successivo, vince invece il Premio Cerati come miglior autore giovane, indetto dal festival Ramificazioni. Artista associato  Aiep di Milano.

Info:  scrivere a mariacarpaneto@gmail.com Tel:  3479355159
Quando : domenica 26 Maggio dalle 11:00-14:00
Costo: 25€
Dove: c/o Teatro della Contraddizione Via della Braida 6 Milano

#danzacontemporaneamilano

IN CONTRODANZA T.I.N.A.

18, 19 maggio @teatro della Contraddizione ore 20,45

idea e coreografia GISELDA RANIERI

collaborazione artistica SANDRO MABELLINI

produzione ALDES

con il sostegno di MIBAC – MINISTERO per i Beni e le Attività Culturali / Direz. Generale per lo spettacolo dal vivo, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo

in collaborazione con Teatro della Contraddizione

Traendo ispirazione dal famoso acronimo coniato da M. Thatcher, T.I.N.A. riflette su una situazione contemporanea che ha portato le premesse di allora quasi agli estremi opposti: dal There Is No Alternative all’odierno essere sommersi da una miriade di possibilità di azione, informazioni, dati, indici, likes….

Una condizione tanto estrema da lasciare spesso l’individuo paralizzato di fronte alle scelte da compiere; scelte spesso provvisorie, di breve durata perché le occasioni sono pressoché infinite e la fiducia sulla pertinenza della decisione presa spesso si infrange di fronte alle probabilità di tenuta della stessa.

Un mare magnum di occasioni che ipoteticamente si propone come orizzonte di felicità si trasforma non di rado in realtà ansiogena dove persino l’io rischia di perdere la bussola.

T.I.N.A. rende omaggio a quanti condividono questo stato esistenziale ed emotivo. Un tributo offerto con spirito critico e ironia perché, se è giusto lottare per capire e liberarsi da una nuova schiavitù (la sindrome da iperconnessione), a volte un distacco ponderato può schiarire la visione d’insieme e riportare il soggetto al sé.

G. Ranieri

18, 19 Maggio – ore 20,45
ingresso €15 – ridotto €12

Prenotazione consigliata, i posti sono limitati

Per accedere agli spettacoli è necessaria la tessera associativa (gratuita); da richiedere entro il giorno prima dell’evento al seguente link: www.tesseramentocontraddizione.it

Info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

Teatro della Contraddizione via della braida n.6, 20122 Milano – MM3 Porta Romana

MASTERCLASS 19 Maggio ore 11:00 >14:00

Durante la masterclass faciliterò il gruppo a confrontarsi con alcuni materiali e tecniche legati al solo danzato T.I.N.A. (There Is No Alternative). 

Cosa significa usare un linguaggio preso a prestito dal montaggio cinematografico e usarlo nella danza? Come impiegare in senso compositivo e coreografico tecniche come: stop motion, morphing, freeze, fast forward, rewind? 

Durante le 3 ore di incontro ci divertiremo a frizzarci e scioglierci a piacere e con uno sguardo compositivo che non esclude lo strumento voce.

BIO

Danzatrice e coreografa specializzata in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale/Live Performing Arts e in instant composition, Ranieri è conosciuta per le sue espressioni caleidoscopiche, il gusto per l’assurdo e l’ironico, l’ecletticità della ricerca – che include anche la tecnologia in scena – e l’amore per la scoperta delle potenzialità del corpo compresa la voce.
Come docente è invitata in luoghi come CCNN (Nantes), l’Accademia Nazionale di Roma, l’ACT festival (Bilbao), l’Accademia di Brera (Milano), l’Alma Artis (Pisa). 
Autrice ALDES dal 2015, collabora con coreografi, registi, musicisti tra cui C. Manolescu, R. Castello,  A. Senatore, P. Greenaway, G. Scarpinato, S. Mabellini, M. Rabbia, John de Leo.
Dal 2015 è artista associata ad ALDES/Roberto Castello.
Dal 2020 collabora col regista Sandro Mabellini e nel 2022 è interprete per il regista Giuliano Scarpinato in Favola Personale in cui cura anche i movimenti di scena. 

Info:  scrivere a mariacarpaneto@gmail.com Tel:  3479355159
Quando : domenica 19 Maggio dalle 11:00-14:00
Costo: 25€
Dove: c/o Teatro della Contraddizione Via della Braida 6 Milano

Tendre le mouvement stage con Ennio Sammarco (Compagnie Maguy Marin) 14-15 dicembre

Il filo di paglia/Mowlab in collaborazione con il Teatro della Contraddizione ospita un laboratorio con Ennio Sammarco Sabato 14 e domenica 15 dicembre  dal titoloTendre le mouvement

Danzatore interprete storico della compagnia di Maguy Marin dal 1995, professeur de danse dal 2005 svolge un’intensa attività pedagogica in Francia e all’estero, autore e fondatore dell’Association Woo dal 2004 con cui esplora e indaga la possibilità di una scrittura artistica a più mani..

In questo workshop  Tendre le mouvement la ricerca si concentra su questo tema :

Come e perché un movimento, un gesto, un suono hanno bisogno di essere precisati, affilati e affinati, tesi, convocati, interrogati costantemente sulla propria  coerenza, sempre in divenire essa stessa ?

Oggi considero con il massimo interesse la molteplicità di materiali e tecniche con cui possiamo tentare di abbordare questo soggetto.

Le due giornate di stage a Milano saranno divise in due momenti :  una prima fase, più tecnica, in cui sensibilizzeremo quegli « strumenti »  (il corpo, lo spazio, il ritmo, il tempo) che possono rivelarsi utili nell’esercizio della composizione.

Nella seconda fase lavoreremo sulle scelte che intervengono nell’esercizio personale di una scrittura coreografica : interrogheremo insieme ciò che ci aiuta a scoprire, domare, riconoscere e esprimere le nostre più intime convinzioni politiche, sociali, poetiche, intuitive . In piena coscienza del nostro tempo e nel rispetto della propria creatività.

Ai partecipanti sarà richiesto di aver già preso conoscienza di due testi brevi di Italo Calvino che potranno costituire un materiale comune su cui cominciare la nostra esplorazione.

I testi in questione sono :

  • Ultimo viene il corvo (racconto all’interno dell’omonima raccolta)
  • Dall’opaco (tratto dalla raccolta postuma Sulla strada di San Giovanni)

Il tema del laboratorio sarà anche indagato nella serata del 13 dicembre con PROJET A_C_G_T inserita nella stagione sperimentale del Teatro della Contraddizione e che vede Ennio Sammarco insieme a J.P. Manganaro (storico amico e traduttore di Italo Clavino) insieme in scena per attraversare un testo breve di I. Calvino, ognuno secondo il proprio approccio e armato dall’insieme delle proprie (in)competenze, atto scenico che segnerà il fischio d’inizio di quest’incontro unico.

Quando : sabato 14 e domenica 15 dicembre

Luogo e orari : sabato 14 dicembre dalle 12 alle 18 @Mowlab/il filo di paglia Via Fontana 15 Milano

Domenica 15 dicembre dalle 12 alle 18 @Teatro della Contraddizione Via della Braida 6 Milano

Quota di partecipazione :

120€ per chi si iscrive entro il 20 novembre

140€ per chi si iscrive oltre il 20 novembre

Per informazioni e iscrizioni :

mariacarpaneto@gmail.com per Il filo di Paglia/MOWlab   tel. :  3479355159 www.mowlab.it

info@teatrodellacontraddizione.it   tel. :  025462155      www.teatrodellacontraddizione.it

Lezioni PMD con Valerie Lamielle 27/28 novembre + stage 29-30 e 1 dicembre

Il Filo di Paglia /MOWlab organizza a Milano lo stage e le lezioni di Training PMD e danza Contemporanea con Valerie Lamielle in queste date :

Mercoledì 27 dalle 10:00 alle 13 :00

giovedì 28 dalle 10:00 -13:00 + 19,30-21:00

Valerie Lamielle coreografa e danzatrice. Danza con Odile Duboc, Denise Lampart, Odile Azagury, e Hervé Diasnas col quale lavora da 20 anni. Fonda la propria compagnia nel 1994 e sviluppa un lavoro attorno alla metamorfosi dei corpi, dando vita a dei personaggi con una animalità particolare. Alcune delle sue creazioni sono state presentate nelle vetrine di grandi magazzini e anche in contesti rurali. Da circa 15 anni insegna in Francia e all’estero la PMD, Présence,Mobilité, Danse e collabora alla ricerca con Hervé Diasnas. 

 www.valerie-lamielle.com       www.pmd-presence-mobilite-danse.fr

Accordare lo strumento, domare lo sforzo, il corpo disponibile e complice, movimento vitale naturale al servizio della danza delle arti del gesto del quotidiano.Esercizi diversi e variati che mettono in gioco rapidità, forza e precisione…sequenze costituite da applicazioni concrete di tecniche proprie alla danza in generale: giri, salti, corse, cadute, spostamenti, lavoro al suolo…

Indipendenti da qualsiasi espressione artistica predefinita, sono delle sintesi tecniche, degli strumenti per la pratica e l’allenamento personale del professionista o dell’amatore.

2 lezioni di 3 h: 35€ (mercoledì 27 e giovedì 28 10-13)

1 lezione di 3 ore ( 27 o il 28)+ 1,30h giovedì 28 dalle 19,30-21 : 00 : 30€

2 lezioni da 3h+1,30h: 45€

1 lezione di 3h : 20€

Stage : 160€ 24h di lavoro 10:00-13:00 e 14,30 19,30

Effetto polvere seconda edizione 28 settembre, 12 e 13 ottobre

Il suono della terra
Camminate percettive – Talk – Suoni – Movimento

Reggio Emilia- La Polveriera, Villa Minozzo (Reggio Emilia)
Corchia (Parma)

Ideazione e direzione artistica Glam, Il Filo di Paglia, Neon aps
Con il contributo di Regione Emilia Romagna
In collaborazione con Associazione Villa Cultura, Comune di Villa Minozzo, Comune di Berceto,
La Polveriera, Coress Il Piccolo Principe, Villa Cultura, Altri Passi, Art Container

Arte e natura: questo il fulcro attorno al quale si sviluppa la seconda edizione del progetto Effetto Polvere la cui inaugurazione si svolgerà sabato 28 settembre a Reggio Emilia, presso La Polveriera e per le strade del quartiere Mirabello.
Ideato e diretto dalle associazioni GLAM – Gruppo Libero Autogestito di Movimento, Il Filo di Paglia e NEON aps, grazie al contributo della Regione Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, questa edizione, intitolata “Il suono della terra” e in forma rinnovata, prevede vari appuntamenti (gratuiti) tra camminate percettive esperienziali, conversazioni con ricercatori e artisti, produzioni originali di danza, suoni, movimento.

Il primo appuntamento è sabato 28 settembre alle ore 11 presso SPAN13 a La Polveriera (via Terrachini 18), con la conferenza del geologo Giovanni Michiara sul respiro della terra, un microtremore sismico sempre presente, impercettibile ai nostri sensi ma che, grazie a strumenti di registrazione, è possibile rendere udibile alle nostre orecchie. I suoni della terra campionati da Michiara, saranno trasformati dal musicista Lorenzo Valdesalici in un live set elettronico.
Nel pomeriggio alle ore 14.30 si svolgerà la conversazione con l’artista Giovanni Nicolini sulla funzione politica dell’arte e dell’esperienza creativa: “Perchè non posso anch’io farmi poeta?”. Sarà l’introduzione alla camminata percettiva condotta dall’artista Elena Giachetti, insieme ad altri performer del gruppo GLAM, che inizierà da SPAN13 e inviterà i partecipanti ad esplorare il paesaggio urbano con occhi nuovi, per riscoprire l’importanza di una presenza sensibile e attenta nello spazio. La camminata troverà un momento di sosta nel Parco dell’ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro, con il “dispositivo di rilevamento e generatore di forme” di Ilaria Lusetti e Camilla Casadei Maldini, per ricondurre poi il pubblico in SPAN13-La Polveriera per aperitivo e serata di suoni.
Alle ore 20 la performance di Luciano Bosi con il progetto “Geantropophonia” indagherà il legame tra uomo e ambiente attraverso le sonorità percussive di strumenti che portano con sé la voce degli elementi naturali. Dopo la sonorizzazione live del musicista Lorenzo Valdesalici, la serata si concluderà alle ore 22 con il djset di Nicola Guarino.

Effetto Polvere proseguirà nel weekend del 12 e 13 ottobre con camminate percettive sui sentieri dell’Appennino.
Sabato 12 ottobre a Villa Minozzo (Reggio Emilia), sulle pendici del Prampa, lungo la strada forestale Stracorada, si svolgerà una camminata percettiva accompagnati dai performer Elena Giachetti e Davide Tagliavini e dalle guide ambientali dell’associazione Altri Passi (con partenza dalla Rocca di Minozzo).
Domenica 13 ottobre a Corchia, Berceto (Parma) si svolgerà una camminata esperienziale a cura dell’associazione Il Filo di Paglia con gli abitanti di Corchia dal Museo Martino Jasoni sul Sentiero dei Saggi, per riscoprire il paesaggio dell’Appennino attraverso i suoni della terra campionati dal geologo Giovanni Michiara e le performance danzate di Maria Carpaneto, con rivisitazioni sonore live a cura di Lorenzo Valdesalici. A seguire un buffet sotto i castagni secolari a cura della Pizzeria Iasoni di Corchia.

Il progetto si realizza in collaborazione con Associazione Villa Cultura, Comune di Villa Minozzo, Comune di Berceto, La Polveriera, Coress Il Piccolo Principe, Villa Cultura, Altri Passi, Art Container.

Il programma è scaricabile al link: https://qrco.de/bbEd51
Per info e prenotazioni delle camminate gratuite: effettopolvere@gmail.com – Tel. 0522 1520605

DARK/LIGHT Danza on the Beat (generation) Formato d’arte 12 aprile, 10 maggio e 21 giugno @teatrodella contraddizione

DARK/LIGHT

Danza on the Beat (generation)

Formato d’arte prodotto da Teatro della Contraddizione e Il Filo di Paglia 

Dark, Light, Danza e Poesia Beat…

DRESS CODE: fuori dall’ordinario (anche a lato va bene)

in particolare: beat, beatnik, be bop, psichedelici, gente on the road, hipster (solo quelli del secolo scorso)

Ingresso riservato (ai soci), a chi accetta di togliersi le scarpe e a chi non ha bisogno della sedia.

Sconsigliato a chi ha paura del buio, a chi d’abitudine usa il corpo solo per portare il cervello e a chi non riesce a separarsi dal proprio cellulare.

con: Micaela Brignone, Fabrizio Calanna, Maria Carpaneto, Sabrina Faroldi, Marco Ottolini, Samuel Puggioni, Elisa Sbaragli, Chiara Verzola

coreografie: Fabrizio Calanna, Maria Carpaneto, Marco Maria Linzi, Samuel Puggioni, Elisa Sbaragli

musiche in scena: Karoli, Sandro Dandria, Riccardo Manzoni

regia: Marco Maria Linzi

video: Stefano Slocovich

con la collaborazione di Fabio Brusadin, Arianna Granello, Marco Mannone, Eugenio Mascagni, Grazia Politi, Eugenio Vaccaro, Magda Zaninetti

 

Prenotazione obbligatoria – Ingresso riservato ai soci (la richiesta di adesione va inviata almeno un giorno prima dell’evento) per informazioni e per scaricare il modulo: http://www.teatrodellacontraddizione.it/contatti-e-tesseramento/

Ingresso riservato ad un massimo di 40 persone

La serata inizia alle 20,45.

infoline: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

progetto sostenuto da Fondazione Cariplo

 

Dark Light è una ricerca sulla poesia, sulla sintesi, un manifesto contro lo spreco di parole, una poesia che si fa rapporto umano, elemento alchemico che, insieme allo spirito contro-culturale della Beat Generation, diventa uno strumento per mettere fuori asse i rapporti tra danza e teatro, tra performance ed esperienza, tra concreto ed astratto, mettendo in discussione chi sia il titolare di una parte o dell’altra nella comunicazione.

Un percorso che si ripete mai uguale a se stesso, come un rito pagano, che sveglia la conoscenza del corpo e i suoi desideri latenti. Un esperimento sul linguaggio, dove l’anima, il sottotesto, la metafora, l’indicibile o, se volete, la parte concreta ma inafferrabile delle cose, passa alternativamente dalla sua sede naturale, il corpo del danzatore, alla parola dell’attore, così come la ragione, che passa dalla parola alla danza espressiva, in un continuo scambio di funzioni narrative… “dall’anarchia dei sensi che si fa senso.” 

Dark Light è, come dice il titolo, tra la luce e il buio, e spesso questa luce è nelle mani degli spettatori. L’evento è percorso da una serie di mosse iniziatiche, tutte agite con lo spettatore: il Doctor beat, Cos’è il beat, La camminata beat, il Reading beat, per trasportare quei germi nel contemporaneo , un’occasione, una scusa per stare insieme in una nuova intimità.

Un formato d’arte impuro, inattuale, fuori dal tempo… da un tempo che ci sembra ne abbia molto bisogno.

Non vogliamo descrivere Dark/Light; pensiamo che il racconto emerga nello svolgersi degli accadimenti, e, allo stesso tempo, fa parte dell’esperienza della serata non avere informazioni su ciò che accadrà.

Per questo preferiamo usare le parole di chi ha partecipato al primo esperimento, scelte tra ciò che meno ne descrive i dettagli.

Sono stato profondamente colpito dallo spettacolo, mi sono sentito al centro di una specie di rituale collettivo ancestrale. Non vittima (o cavia) ma coprotagonista. – Stefano

Se mi chiedi cos’è… non so dirti, so che è un onda e che stai vivendo. Nel pieno… Questa è la mia notte Free Beat! Dove la poesia di un appoggio aderisce perfettamente al passo svelto di un danzatore. Se mi chiedete, cos’era non ha importanza: le cose vanno mosse e ogni tanto vale la pena giocare con le onde! – Alessandro

Ciao. Dark/Light è stato un bell’esperimento.  Direi delicato. Direi che ti resta addosso la voglia di ballare e di muovere il tuo corpo. Direi che si entra un po’ intimoriti e che si esce felici, con la voglia di tornare, la prossima volta per lasciarsi andare ancora di più, per potersi permettere d’esser più beat. – Stefano

Dark/Light è parte di noi, è dentro noi , non permette di essere altro (spettatore ) perché si è anche attori (non del palco ma della propria vita). Non è psicoterapia si va oltre anzi si è nel mezzo tra il buio e la luce è quello spazio di verità interna che non sempre si riesce a toccare e vivere. Forse Dark/ Light è stata per me la luce boreale che si vede da un aereo e ti domandi da che parte inizia il giorno o la notte. – Nino

Ho apprezzato molto la varietà delle proposte, la dinamicità e la voglia di cambiare (la struttura stessa dei pezzi non era mai uguale, quindi questo rendeva ogni minuto unico e nuovo). E soprattutto l’assenza dell’uso della parola per spiegare/indicare cosa fare. Il corpo già sa ed è questo che risulta sempre più evidente. Paola

Ci sono poi i momenti in cui i ballerini rasati dai lunghi capelli vengono spiegati, e si piegano alla parola delle custodi del posto, che come muse si specchiano nei passi di danza, e li ispirano respirando insieme ad essi, l’uno riflesso dell’altro, cangiante pulviscolo che elettrizza e si attenua. – Jacopo