IN CONTRODANZA rassegna a cura di MOWlab e Teatro della Contraddizione presenta

DOPPIO SPETTACOLO: ANIMULA + IKI dal 19 al 22 Gennaio – ore 20,45

ANIMULA

di e con Daria Menichetti
disegno luci Luca Poncetta
esecuzione sonora e consulenza artistica Francesco Manenti
foley Michele Zanni
produzione Associazione Sosta Palmizi
con il sostegno di MiBAC, Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo
Residenze artistiche Aldes (Lucca), Cajka Teatro d’avanguardia popolare (Modena), Centro per le Arti la Cultura e la Ricerca MACAO (Milano)

Selezione Visionari Kilowatt Festival 2017

“Animula vagula, blandula,
Hospes comesque corporis
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles,dabis iocos…”
P. AELIUS HADRIANUS, IMP.

“Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t’appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti…”
Imperatore P. AE. Adriano

Cicatrici bianche su di un pavimento scuro misurano le distanze da percorrere, indicano le direzioni, tracciano un destino già scritto e forse già percorso. Oggetti cavi sono come uteri pronti a crescere nuovi semi, o contenitori predisposti ad accogliere frutti ormai maturi, nel ciclo continuo delle esistenze.
Un ventilatore sempre acceso indica che il tempo si è fermato. Un battito e un respiro regolari rivelano che qualcosa di meccanico ancora è in funzione. Bagliori restituiscono ombre.Una figura composta e contenuta, ben truccata, filo di perle al collo, come una statuetta di cera, si aggira esposta in questo luogo, quasi fosse sotto osservazione ma contemporaneamente invisibile. Visibile forse solo a chi la vuol vedere. Attraversa e anima questo luogo incolore, arduo e spoglio, quasi a compiere un silenzioso, magico e misterioso rituale. Tra il corpo e l’anima.

IKI

di e con Daria Menichetti e Francesco Manenti
disegno luci Vincent Longuemare
musica Michele Zanni
costumi Aldo Ferretti
coproduzione DanceMe (Perypezye Urbane) e Associazione Sosta Palmizi
con il contributo di MiBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana Sistema Regionale dello Spettacolo
con il sostegno di C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche e il supporto di Corsia Of

selezionato da Visionari Kilowatt Festival 2019

si ringraziano Carolina Balucani per la partecipazione al processo creativo e Cajka Teatro d’Avanguardia Popolare (Modena) per aver ospitato il progetto ai Teatri del Cimone 2018

“È una mattina d’estate o una nevosa, calda sera invernale e voi siete morti. Una luce grigia, immutabile appare ai vostri nuovi occhi in un paesaggio deserto dove ogni buio è possibile. Appena un attimo è passato da quando sperma e ovulo si sono incontrati per l’ultima volta nel cuore. Poi con un brivido, un breve sussulto, la vostra mente si è liberata dal peso del corpo”.
(tratto da – Torbide Luci, radiosi sentieri – Ugo Leonzio)

IKI è il tentativo di immergersi nella dimensione fisica e spirituale della morte, è la danza di due anime che abbandonano la propria esistenza fisica terrena per accedere ad un’altra dimensione, ad un altro stato di presenza. In scena, due coniugi defunti, che attraversano insieme il confine tra la vita e la morte. Dove va a finire o dove si dirige quello spirito di vita che ci anima nella nostra esistenza terrena?

note degli autori: Con IKI vogliamo mettere in danza la nostra dimensione meno corporea.
In particolare i tre giorni successivi alla morte quando ancora il corpo della persona è presente nella vita, ma la “persona” apparentemente non c’è più.
In scena, due coniugi defunti, che attraversano insieme il confine tra la vita e la morte. Dove va a finire o dove si dirige quello spirito di vita che ci anima nella nostra esistenza terrena? In molte culture, in particolare nella religione Buddista, si crede che l’anima dopo la morte debba abbandonare il corpo per accedere ad un’altra dimensione, che può essere quella di altre reincarnazioni, se ancora lo sviluppo personale non è portato a termine nelle varie esistenze terrene, oppure in una dimensione di pace assoluta non seguita da una successiva reincarnazione terrena se si è completato il proprio processo di evoluzione interiore attraverso le varie esistenze umane.
In questo contesto culturale il libro Tibetano dei Morti, è un testo che aiuta l’anima del defunto ad abbandonare il corpo, per liberarsi e trovare la propria strada di evoluzione.


Daria Menichetti
 si è formata in danza contemporanea a Perugia (metodo Nikolais).Si perfeziona in Italia e all’estero studiando con maestri come Carolyn Carlson, Masaki Iwana, Abbondanza Bertoni e altri. Frequenta il corso biennale di Scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano. Termina la formazione triennale in Danza Sensibile®️ diretta da Claude Coldy, che si fonda sui principi ontogenetici e filogenetici del movimento umano e della relazione del corpo immerso nell’ambiente. Frequenta il corso Body Mind Centering®️ ottenendo il diploma di SME (Educatrice Somatica). È interprete per registi e compagnie di teatro e danza in Italia. Lavora in carcere come interprete di spettacoli di Teatro con la compagnia di Sollicciano e nel penitenziario di Perugia come formatrice all’interno del progetto pilotato dal carcere di Volterra (Armando Punzo) e portato avanti in loco dal Teatro Stabile di Perugia. Dal 2016 porta avanti una ricerca coreografica personale. Dal 2018 è direttrice del festival C.OSMOS dal body mind centering®️ alla performance, tre giorni dedicati alla formazione e alla creazione artistica partendo dal Body Mind Centering®️. Si interessa di zooantropologia e cinofilia, studia il rapporto uomo-animale alla scuola SIUA e collabora in un progetto di ricerca tra l’Università di Bologna (Prof.ssa Laura Budriesi) e Roberto Marchesini per una futura pubblicazione sulla zooantropologia. Si è laureata al Dams di Bologna con una tesi su “Le performance contemporanee nella prospettiva degli Animal Studies”. È operatrice in zooantropologia didattica (SIUA), offre quindi percorsi che accompagnano i bambini e gli adulti a costruire una relazione con l’eterospecifico che sia rispettosa, consapevole, e che generi una coscienza creativa e riconoscente del valore del rapporto di interscambio che l’uomo e le altre specie hanno avuto nella storia e che hanno tuttora. É in formazione come educatrice cinofila presso la stessa scuola SIUA. Si interessa alla questione ecologica ed ambientale in chiave politica ed è iscritta al corso di Scienze Umane per l’ambiente di Roma 3.

Francesco Manenti Nasce a Carpi nel 1974. Lavora nel campo del teatro, della performance e dell’arte visiva. E’ diplomato al Corso di Formazione Professionale in Noveau Cirque presso la scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone. Studia e approfondisce la Contact Improvisation, in particolare seguendo i seminari di D.Heitkamp e Benno Voorham. Nel 2003-2004 gli viene assegnata una borsa di studi da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, con i quali studia frequentando i seminari di teatrodanza tenuti presso la Sosta Palmizi. Dal 2010 segue il lavoro di Masaki Iwana frequentando i suoi laboratori intensivi presso L’Atelier du Butoh Blanc in Normandia. Si è diplomato al Master internazionale WTTL (World Theatre Training Library) sotto la direzione artistica del Maestro Yuri Alschitz che si è svolto presso l’Università UNAM di Città del Messico con la finalità di sviluppare la pedagogia teatrale. Da diversi anni studia arti marziali (Ki Aikido, Kung Fu, TaiJiQuan), arti circensi (in particolare acrobatica aerea e danza con bastoni infuocati); nel 2011 si è diplomato come Insegnante di Dao Yin Fa Qi Gong presso la Scuola Tao Yin Italia. Con Ellisa Canessa da vita al Progetto Agatharandagio ed insieme creano gli spettacoli “ESERCIZI” e “DRUNK” (coproduzione TIR-Danza) partecipando a diversi festival tra i quali: ”Lavori in Pelle”, Premio Iceberg 2005, Festival DANAE 2006, Italia Wave 2009, GD’A 2004-2005 e Festival Inequilibrio-Armunia 2009. Nel 2008 crea insieme a E. di Terlizzi, E. Canessa, F. Dimitri, E. Rosenberg e P. Gianotti la compagnia svizzera di teatro del movimento Progetto Brockenhaus. Ha lavorato e tuttora collabora come interprete per alcune tra le più interessanti compagnie Italiane e straniere quali Sosta Palmizi (Giorgio Rossi), Pantakin (Michele Modesto Casarin),Teatro Kismet Opera (Teresa Ludovico), Eccentrici Dadarò. Ha lavorato inoltre con: Riccardo Palmieri-ArterieCIRT, PierrNosari-Acidi Alteri, Maria Carpaneto-Filo di Paglia, Company Mafalda, Dimensioni Parallele Teatro (Stefano Cenci). Parallelamente porta avanti una ricerca personale nel campo delle arti visive.

19, 20, 21, 22 Gennaio
ore 20,45
ingresso €15 – ridotto €12
Prenotazione consigliata, i posti sono limitati

Per accedere agli spettacoli è necessaria la tessera associativa (gratuita); per richiederla: www.tesseramentocontraddizione.it
Non è possibile tesserarsi al momento.
Info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

Teatro della Contraddizione, via della braida n.6, 20122 Milano – MM3 Porta Romana

#danzacontemporaneamilano

IN CONTRODANZA Rassegna curata da MOWlab/ Il Filo di Paglia e Teatro della Contraddizione presenta

S’I’ FOSSE FOCO
da un’idea di Camilla Barbarito
progetto di Sciami Cromatici
con Gerard Diby, Arup Kanti Das, Camilla Barbarito e Fabio Marconi

Un rito laico d’arte divampa per Milano. 
Musica, danza, teatro, una candelora partecipata dai cittadini e un archivio sonoro di rumori e voci dei quartieri che interagisce con gli artisti come un leitmotiv.
Gerard Diby, insieme al collettivo Sentimento Popolare, si fa fiamma e cerimonie di un atto poetico danzato per le periferie della città per approdare al TDC in un happening che indaga il tema della tradizione e della contemporaneità.
Gerard Diby è un danzatore, coreografo e cantante, della Costa d’Avorio. L’eleganza, la precisione, l’energia e la grazia di Diby ci condurranno attraverso un viaggio tra tradizione e contemporaneità. Nel continente africano, i canti e le danze accompagnano la vita quotidiana, in ogni suo momento, felice o triste che sia. Non esiste una musica distinta tra teatro, danza e musica, al contrario questi tre aspetti si fondono in un’unica performance. Un lavoro di danza africana tradizionale e contemporanea, con una forte componente teatrale ed espressiva realizzata con la presenza in scena di musicisti che attingono a sonorità mediterranee e africane per unire e cercare nuove contaminazioni . 
Quando: venerdì 16 dicembre, ore 20,45
Dove: Teatro della Contraddizione, via della braida 6, Milano – MM3 Porta Romana
>ingresso 12€
Prenotazione consigliata, i posti sono limitati
TESSERA: Per accedere agli spettacoli è necessario avere la tessera associativa del Teatro della Contraddizione. 
La tessera è richiesta gratuita e va 24 ore prima dell’evento cui si vuole partecipare.
Per richiedere la tessera: http://www.tesseramentocontraddizione.it
>Info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

#danzacontemporaneamilano

THE SPACE ISSUE con Julyen Hamilton @teatro della contraddizione

30 novembre- 1-2 e 4 dicembre

Torna quest’anno sempre per IN CONTRODANZA, Julyen Hamilton con l’organico della sua compagnia Allen’s Line : la questione dello spazio

L’insegnamento di Julyen Hamilton indaga a fondo l’atto creativo e la tecnica necessaria per accompagnarlo e facilitarlo. La sua visione della tecnica è quella di osservare le cose come sono fatte, come funzionano e come la conoscenza e l’esperienza e l’intuizione possono essere utilizzate per creare il lavoro che ognuno di noi ha bisogno di realizzare. Julyen entra naturalmente nei mondi della fisiologia, filosofia, della cultura, dell’immaginazione e del futuro. Questo workshop considera e pratica la natura essenziale dello spazio in cui la coreografia, la danza, il testo possono essere realizzate e eseguite. Penetra i temi dello spazio radiale e cartesiano e il modo in cui influenzano il corpo in movimento e lo spazio teatrale in cui si incontrano pubblico e interprete. Negli ultimi anni gli elementi compositivi di maggiore interesse sono stati il tempo, lo spazio, la drammaturgia, la musica e la voce; derivano dalla sua esperienza di danzautore che crea materiale istantaneamente davanti al pubblico. Il lavoro di base è la gestione del corpo e il suo “parlare” nello spazio, nel movimento e nel tempo. La sua coordinazione e il suo rapporto con il materiale che crea e poi la condivisione con il pubblico nella performance. La sua capacità di distillare e trasmettere i principi essenziali consente a una vasta gamma di danzatori e artisti di ogni genere con background diversi di impegnarsi nella sua metodologia. 

Julyen Hamilton artista di fama mondiale, formatosi a Londra a metà degli anni ’70, esponente costante di performance innovative. Uno dei maggiori improvvisatori europei, dirige la Julyen Hamilton Company in tutta Europa. L’utilizzo di testo, voce e danza è unico e di altissimo livello. Dagli anni ’80, collabora con musicisti di grande calibro quali Barre Phillips, Fred Frith, Le Quan Ninh,Alfred Spirli, Micha Mengelberg. Per approfondimenti www.julyenhamilton.com

Costo : 240€ early bird entro 10 novembre

Lo stage si svolgerà presso il teatro della contraddizione in Via della Braida 6 Milano

20 ore di stage 30 novembre 1-2-e 4 dicembre orario 18:00 > 23:00 e domenica 11:00 > 16:30

Per informazioni scrivere a mariacarpaneto@gmail.com – tel 347 9355159

#danzacontemporaneamilano

IN CONTRODANZA Prometeo? di e con Lorenzo Covello 11-14 novembre

RASSEGNA IN CONTRODANZA 
progetto realizzato con il contributo di Comune di Milano e Regione Lombardia PROMETEO?
di e con Lorenzo Covello

Scena Jessi Gagliardi
Musica Stefano Grasso
Luci Gabriele Gugliara
Costumi Corinne Giugni, Valeria Mendez
Produzione Pin Doc

>>11 Novembre: Spettacolo al Teatro della Contraddizione e Live streaming

>>12, 13, 14 Novembre: Spettacolo al Teatro della Contraddizione

E’ un lavoro sulla scelta. Sul conflitto, sul dubbio che macera l’animo prima di compierla. Sulla solitudine inesorabile in cui ci si trova al momento di prendere una decisione, dopo la quale nulla sarà più lo stesso.Un viaggio onirico e surreale fatto di corpo e immagini, creazione di oggetti e spazio con creazioni di scenografia che raccontano ed ingannano. Un Prometeo, un uomo, che non sa, ma che lotta per sapere, alla ricerca di un senso, alla ricerca dell’umano che c’è nel dio e del divino che c’è nell’uomo. Dall’immobilità, dalla nostra perfezione, si crea un’increspatura, un’imperfezione, la vita che come una valanga cresce, senza controllo, come le vite che al di là delle scelte che prendono direzioni che non avremmo mai immaginato.
La storia di Prometeo quindi come la storia di una scelta, della solitudine eroica in cui ci troviamo al momento di prenderla, l’ignoto su cui ci affacciamo, al cui interno si celano a volte successi.

11 Novembre ore 20,45 – Diretta Streaming
biglietto d’accesso € 5,00
per l’acquisto del biglietto: 
teatrodellacontraddizione.digitalstage.biz/events/
prometeo
11, 12, 13, 14 Novembre ore 20,45 Spettacolo al Teatro della Contraddizione
Ingresso €16 – Ridotto €12

>>Prenotazione obbligatoria.

TESSERA: Per accedere agli spettacoli è necessario avere la tessera associativa del Teatro della Contraddizione. 
La tessera è gratuita e va richiesta almeno 24 ore prima dell’evento cui si vuole partecipare.
Per richiedere la tessera: 
http://www.tesseramentocontraddi
zione.it

GREEN PASS: Per accedere agli spettacoli è necessario il green pass.info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.itLo spettacolo fa parte dell’iniziativa: “Milano che Spettacolo” e del progetto “La Stanza degli Ospiti” in collaborazione con Teatro Linguaggicreativi.
http://www.teatrodellacontraddizione.it/programma/la-stanza-degli
-ospiti/ 

Held Dear IN CONTRODANZA 21 e 24 ottobre diretta streaming con pubblico

21 e 24 ottobre
In Controdanza
presenta
HELD DEAR di e con Julyen Hamilton
progetto realizzato grazie al contributo di Comune di Milano e Regione Lombardia 

Julyen Hamilton, artista di fama mondiale formatosi a Londra a metà degli anni ’70, esponente di spicco della sperimentazione basata sull’improvvisazione, con Held Dear si mette in gioco in un’interazione tra danza, testo e spazio, realizzando la performance specificamente per il luogo in cui si svolge, sfruttando l’architettura e l’ambiente come forze che sostengono e amplificano ulteriormente i temi che percorrono lo spettacolo.HELD DEAR è un monologo su ciò che ci è caro e con cui, nella nostra vita, siamo in una relazione ineludibile… sia sul piano personale che nel mondo.

𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 
𝘐 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘤𝘦 𝘵𝘩𝘦 𝘥𝘢𝘯𝘤𝘪𝘯𝘨; 𝘥𝘢𝘯𝘤𝘪𝘯𝘨 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘤𝘦𝘴 𝘸𝘰𝘳𝘥𝘴; 𝘸𝘰𝘳𝘥𝘴 𝘥𝘦𝘮𝘢𝘯𝘥 𝘱𝘰𝘦𝘵𝘳𝘺; 𝘐 𝘢𝘮 𝘵𝘩𝘦 𝘤𝘩𝘢𝘳𝘢𝘤𝘵𝘦𝘳. 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴
𝘛𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘦𝘥 𝘴𝘱𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘦𝘰𝘶𝘴 𝘣𝘰𝘥𝘺 𝘸𝘰𝘳𝘬𝘴 𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘷𝘦𝘢𝘭 𝘵𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘵𝘢𝘪𝘭𝘴 𝘰𝘧 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘺, 𝘪𝘯 𝘷𝘰𝘪𝘤𝘦, 𝘥𝘢𝘯𝘤𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘴𝘱𝘢𝘤𝘦.

𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘦 
𝘛𝘩𝘦 𝘮𝘰𝘥𝘦𝘳𝘯 𝘥𝘢𝘺 
𝘛𝘩𝘦 𝘦𝘢𝘳𝘵𝘩, 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘬𝘺, 𝘵𝘩𝘦 𝘮𝘰𝘰𝘯 
𝘩𝘦𝘢𝘷𝘦𝘯

Julyen Hamilton, danzatore, coreografo, poeta, insegnante, musicista, si è formato a Londra a metà degli anni ’70, da allora è un esponente di spicco di performance innovative basate sull’improvvisazione. Si è esibito in molte configurazioni di gruppo e ha creato oltre 100 assoli in tutto il mondo. Dirige la Julyen Hamilton Company/ Allen’s line in tutta Europa. L’utilizzo di testo, voce e danza è unico e di altissimo livello. Dagli anni ’80, collabora con musicisti di grande calibro quali Barre Phillips, Fred Frith, Le Quan Ninh, Alfred Spirli, Micha Mengelberg. https://www.julyenhamilton.com

𝐝𝐨𝐯𝐞: Teatro della Contraddizione, via della Braida, 6 – Milano 

𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨: 21, 24 ottobre ore 20,45
Ingresso €16 – Ridotto €1221 ottobre spettacolo in teatro e live streaming.
24 ottobre spettacolo in teatro: replica inserita nel palinsesto “MILANO CHE SPETTACOLO!”Per chi desiderasse vedere il live streaming giovedì e lo spettacolo domenica: ingresso €15>>Prenotazione obbligatoria
per prenotare scrivi a: prenotazioni@teatrodellacontraddizione.itTESSERA
Per accedere in teatro è necessario avere la tessera associativa del Teatro della Contraddizione. La tessera è gratuita e va richiesta almeno 24 ore prima dell’evento cui si vuole partecipare.
Per richiedere la tessera: http://www.tesseramentocontraddizione.it

GREEN PASS
Per accedere in teatro è necessario il green pass.info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

“3 alone, 10 together, 2 with you in my mind”

RITORNO ALLA CONTRADDIZIONE
sabato 29 e domenica 30 maggioIn CONTRODANZA 00
Teatro della Contraddizione e MOWlab
presentano>> sabato 29 maggio, ore 21 “3 alone, 10 together, 2 with you in my mind” e “20-20” 
di Gabriella MaiorinoDiretta Streaming con voyeurs
per pochi, pochissimi, che vogliono spiare come realizziamo la diretta streaming del lavoro di Gabriella Maiorino.ingresso alla diretta in presenza €15 
il biglietto comprende anche il link allo streaming, disponibile per 48 ore.
Prenotazione obbligatoria.Per accedere alla diretta streaming: https://www.teatrodellacontraddizione.digitalstage.biz/…
biglietto d’accesso €7,00>> domenica 30 maggio, ore 20,30Il Teatro della Contraddizione riapre, per un giorno, portando alla vostra attenzione il lavoro visionario, anti-formale, innovativo e carnale, della coreografa internazionale Gabriella Maiorino. 
Una riapertura di un solo giorno che per noi, più di tutto, significa riprendere un contatto, per salutarci, prima del prossimo vero inizio. 
Per questo apriamo con una proposta di qualità e con due azioni che ci metteranno in relazione per tornare alla Contraddizione. 
Un modo di stare insieme meticcio, fuori dagli schemi di un Teatro.Ingresso €15 – Ridotto €12
Prenotazione obbligatoria.>3 ALONE, 10 TOGETHER, 2 WITH YOU IN MY MIND
di e con Gabriella Maiorino
in collaborazione con il pubblico
coproduzione Sosta PalmiziCon un’anima estremamente sperimentale, “3 alone, 10 together, 2 with you in my mind” è un piccolo studio sul nulla, dove il dialogo con il vuoto prima e con il pubblico poi sono al centro del discorso scenico.
Il lavoro è un conciso manifesto fisico che prende schiettamente posizione contro il concettualismo della scena contemporanea. Più che concetti nel solo emergono domande, riflessioni, suggestioni e reazioni.
L’artista lavora a partire dall’assenza di elementi (coreografia, musica, drammaturgia, scenografia ) ma nutre un’assoluta fiducia nella capacità della sua audience di ricostruire, reinventare o, eventualmente, spiegare ciò che lei, l’artista, non sa, non conosce.>20 – 20
coreografia Gabriella Maiorino
danza Francesca Mazzoni, Elisa Quadrana
musica Giovanni Cavalcoli
coproduzione Sosta PalmiziNel 2020, a 10 anni dalla nascita di Kunikuli – spettacolo breve nato nel 2010 tra Belgio ed Olanda, mostrato al pubblico ed insegnato nelle accademie numerosissime volte negli anni in giro per l’Europa – abbiamo dato vita a “20-20”, partendo dalla stessa suggestione che in Kunikuli era centrale: una coreografia estremamente fisica, semplice nel suo impatto e complessa nel suo vocabolario fisico, che ponesse sulla scena la concretezza e la forza di impatto dell’energia esplosiva femminile.
Il nostro lavoro è stato quello di ripartire solo idealmente da quel materiale per rielaborarlo e trasformarlo radicalmente alla luce di nuovi tempi e di una nuova riflessione, completamente fisica, sul femminile, tema per noi centrale, prendendolo da punti di vista e con spunti anche molto diversi tra loro. Il desiderio che ci ha guidate è stato quello di esplorare quale linguaggio, quale presenza fisica e quale atmosfera ci può proiettare in una nuova contemporaneità. Cos’è un duetto femminile? Cos’è, se esiste, il “genere”, da un punto di vista squisitamente fisico e dinamico? Come si abita lo spazio – dalla strada, al negozio, al foyer, al teatro – utilizzando solamente due corpi, la loro relazione spaziale, geometrica, coreografica, e l’ essenziale energia cinetica sprigionata dai corpi? 
Con quale vocabolario, accenti e sottrazioni vogliamo esprimere questa nuova danza che nasce dal nostro passato e che ci proietta in un tempo che ci stordisce, ci incalza con domande forse ancora non comprensibili, ma non ci toglie nemmeno per un momento la necessità di essere in movimento con cuori, menti, corpi ancora una volta in gioco?>BALLO InSUBORDINATO, azione musicale a cura del gruppo BlukleinIl meglio dei Blue Klein infangato dalla nostra voglia di relazione, messo in gioco insieme a voi. Un ballo sfrenato, ma seduto. Balliamo il ballo che non si può ballare, depistiamo il divieto fermando le gambe e lanciando per aria il resto del corpo. Un ballo distanziato, legale ma allo stesso tempo insubordinato.DISPENDIO IMPRODUTTIVO, azione urbana a cura di Maria CarpanetoUna coreografia famosa trasmessa al pubblico e portata all’esterno, come una processione per celebrare la fine della barbara e cieca produttività. Un gesto inutile e comunitario per ribadire l’importanza di tutto ciò che è stato considerato superfluo, non necessario.Ingresso riservato ai soci 
>> Tesseramento gratuito ma necessario: http://www.tesseramentocontraddizione.it
Infoline e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it
Nel rispetto del Protocollo Anti Covid, per le richieste di prenotazione abbiamo bisogno di ricevere
– nome, cognome e recapito telefonico di ogni persona
– segnalazione nel caso vi siano persone congiunte; se è possibile cercheremo di accomodarle vicine
– i non congiunti devono avere un posto singolo
– per evitare assembramenti è consigliato ritirare i biglietti con anticipo

IN CONTRODANZA Gemma di e con Marta Lucchini

GEMMA di e con Marta Lucchini

Sabato 20 marzo
ore 21,00
biglietto d’accesso €7,00
GEMMA
di e con Marta Lucchini
“Gemma in botanica indica l’abbozzo del germoglio, in zoologia, la prima traccia di un nuovo individuo, nei mammiferi è l’accumulo di cellule dal quale ha origine l’embrione. Gemma è pietra preziosa, è il nome di mia nonna ed io sono la sua discendenza.”
Gemma è un assolo danzato, una minuta liturgia di trasfigurazioni, giardino interiore di memorie in metamorfosi: visioni che si concretano mettendo a nudo con precisione il corpo e la sua anatomia, che è racconto di vita. Corpo che cerca la sua forma, Gemma attraversa stati differenti dell’essere, si incarna pian piano fino a raggiungere la sostanza umana e danzare la fragilità dei nostri passi sulla terra. Gemma si muove da dentro, da sotto pelle, in ascolto di una memoria antica, alla ricerca di un gesto che misuri la vicinanza e la lontananza a se stessa, allo spazio, a chi guarda, al fiore che la accompagna, silenzioso testimone della sua metamorfosi. Corpo spazio suono luce e video danno vita a brevi incarnazioni danzate, intessendo insieme la trama dell’immaginario. Un velo opaco su cui sono proiettate immagini video si fa diaframma che crea un altrove, separando lo spazio in un aldiquà e un aldilà: da una parte un’orchidea, una lampadina e un tavolino creano un ambiente apparentemente domestico, familiare: ma, dei due, qual è il mondo reale? Gemma è una promessa semplice, un giurare alla vita e alla sua forza creatrice.
di e con Marta Lucchini
allestimento e luci Rosa Lanzaro
musiche Claudio Giuntini
video Luca Scarzella
costumi Lucia Lapolla
Con il sostegno di Officina LaschesiLab/Teatro delle Moire; Progetti per la Scena/Vera Stasi; Wintergarten – Atelier di Teatro Permanente; Nudoecrudo Teatro; Aldes/SPAM! Rete per le Arti Contemporanee; theWorkRoom Milano – Fattoria Vittadini in collaborazione con Fondazione Milano; Associazione Tididì
Diretta streaming a cura di Teatro della Contraddizione e MOWlab
supervisione Marco Maria Linzi, Maria Carpaneto
regia streaming e immagini Fabio Brusadin, Luigi Guaineri, Marco Maccaferri, Stefano Slocovich
materiali di ripresa Jumpcut srl
console luci e video Micaela Brignone
allestimento Micaela Brignone, Sabrina Faroldi, Stefano Slocovich
biglietto d’accesso €7,00.
Lo spettacolo sarà disponibile per 48 ore.
LINK di registrazione all’evento:
https://www.teatrodellacontraddizione.digitalstage.biz/…
infoline:diretta@teatrodellacontraddizione.it