Produzione — BucoLive


Drammaturgia musicale a cura di Maria Carpaneto

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BucoLive

Diciotto persone sono nascoste e in fuga in un buco largo sei metri e lungo otto. Terra, calcinacci e sacchi di cemento come riparo, giaciglio. Il cielo è l’unica visuale permessa ai fuggiaschi... se mettono fuori il naso dalle basse pareti del buco vengono metodicamente falciati da tiri di mitragliatrice.

Un concept con una struttura narrativa sia cinematografica che teatrale si sviluppa su due percorsi artistici intrinsechi e indispensabili l’uno all’altro. Attori e danzatori trovano un linguaggio e modalità espressive comuni per integrare due realtà artistiche affini. I personaggi sono costretti in un luogo angusto e claustrofobico, sempre a terra e senza possibilità di assumere la familiare posizione eretta.

La creatività si trasforma. un unico messaggio si sviluppa partendo da due forme d'arte distinte e complementari. Il teatro diventa luogo ideale per la forma narrativa e supera per immaginazione la trama cinematografica. Nella sfida il messaggio, il lavoro, la creazione per il pubblico

—   Marco Maccaferri

 

 

Maria Carpaneto è laureata in Lettere specializzata in Filologia della musica. Ha studiato danza negli Stati Uniti, in Francia ed a Milano, dove si è diplomata alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi. Ha danzato per Ellen Stuart, Adriana Borriello, Paco Decina, Cecilia Gallizia, Hervé Diasnas, Denise Lampard.

Conoscere Maria Carpaneto

 


Marco Maccaferri cineasta e regista di lungometraggi (D.A.D, Giorgia) e cortometraggi(L’assistente e il suo mago, Astronave color Gas), di video musicali e d’arte (E. Rava Il Giro del giorno in 80 mondi, Marion); regista tv , direttore artistico di soap opere e situation comedy, spot pubblicitari, documentari industriali e servizi televisivi.

Conoscere Marco Maccaferri

 


Attila Faravelli vive e lavora a Milano. Ha studiato composizione elettronica con Alvise Vidolin e Michele Tadini. Il suo primo lavoro solista (Underneath The Surface, pubblicato l’anno scorso dall’etichetta Die Schachtel) è stato realizzato dopo diverse esperienze come compositore per teatro, danza, film muti, audiolibri e installazioni artistiche. La sua musica è prevalentemente basata su assemblaggi organici di suoni raccolti in tempi e luoghi diversi e prodotti con tecniche varie, piuttosto che il risultato di un principio architettonico. I suoni sono liberi di attrarsi o respingersi in accordo al loro proprio carattere. Dal vivo e collaborando con altri musicisti suona una patch Max/Msp attraverso 8 altoparlanti modificati ognuno dei quali con specifiche proprietà di emissione nel tentativo di restituire profondità acustica a suoni astratti o registrati. Suona con Andrea Belfi nel duo Tumble (il loro debutto For Tumbling è stato recentemente pubblicato da Die Schachtel all’interno della collana di musica improvvisata italiana Musica Improvvisa). Suona inoltre con Nicola Ratti nel duo Faravelliratti (Lieu - Coriolis Sounds/Boring Machines). Ha collaborato con Claudio Sinatti, Cineteca Italiana Museo Del Cinema, Antonio Latella, Augusto Contento, Andrea Caccia, Nicola Martini, Alessandro Scandurra. Ha recentemente sonorizzato il Padiglione Italiano all’interno dell’ultima Biennale Architettura di Venezia.

 


Nicola Ratti e’ nato a Milano nel 1978. Il suo approccio si concentra sulla sperimentazione beat analogico e installazione sonora. Attualmente sta lavorando con Giuseppe Ielasi con il quale ha formato il progetto intitolato Bellows, ~ Tilde, un trio con Enrico Malatesta e Attila Faravelli. Ha suonato la chitarra 2007 -2013 nel desertico soundtrack band Ronin. Si è esibito dal vivo in Europa e Nord America, e il suo album era stato rilasciato da anticipare, Conservazione, Die Schachtel, Entr'acte, Edizioni Senufo, Holidays Records, Megaplomb, Musica Moderna, Boring Machines, Coriolis Suoni, Zymogen. Collabora inoltre con artisti visivi come Alessandro Roma e Blisterzine / NastyNasty. Dal settembre 2013 hs'e il curatore di una serie di eventi riguardanti il suono e le prestazioni ospitato da O 'di Milano chiamato la serie di variabili. E 'uno dei promotori / artisti di Auna dalla sua flirta edizione (settembre 2012), Auna un festival di musica electroacoustis concepita come momento di ricerca / scambio tra artisti italiani based.

 


Roberto Cecchetto (electric guitar, fx electronics) e Cristiano Calcagnile (drums, percussion, fx electronics): musicisti eclettici ed avventurosi, Roberto Cecchetto e Cristiano Calcagnile, si incontrano per dare vita ad un progetto musicale (TIAN) dove confluiscono le esperienze maturate nel corso dei loro rispettivi percorsi musicali. Roberto vanta collaborazioni con Enrico Rava, Palle Danielsson, Paolo Fresu, Ben Allison, Eivind Aarset, Hector Zazou, Kenny Wheeler, Maria Pia De Vito, Stefano Di Battista, Tony Scott e molti altri. Cristiano vanta collaborazioni con Stefano Bollani, Antony Braxton, Tristan Honsinger, Mark Feldman, William Parker, Gianluigi Trovesi, Butch Morris, Paul McCandless e molti altri.Entrambi amano il rischio e l’immediatezza dell’improvvisazione estemporanea unita ad un profondo rispetto per gli elementi formali della composizione, e il loro progetto musicale riunisce questi aspetti sotto lo stesso cielo (Tian).

Progetto

Struttura narrativa sia cinematografica che teatrale.

Concept dal film “D.A.D.” di Marco Maccaferri (lungometraggio 2016) dichiarato opera di interesse culturale e di ricerca sperimentale dal MiBAC, realizzato con il supporto della Film Commission Lombardia, della società di produzione L’Isola e Swiss-Emotion

Movimenti e coreografia Maria Carpaneto

Nella performance scenica sono presentati video tratti dal lungometraggio "Il Buco", ed estratti coreografici "BucoLive" eseguiti dal vivo dai dieci performers.

Sessione "Live" di un progetto globale costituito da:
— lungometraggio cinematografico
— teatro-danza
— laboratorio di movimento e danza
— musica live e di ricerca, con installazioni

Colonna sonora

Improvvisazioni e jam sessions
— Attila Faravelli, Nicola ratti, Roberto Cecchetto e Cristiano Calcagnile, che ricreano l’atmosfera "sound" del film.

Produzione

Il Filo di Paglia
— Regia Marco Maccaferri

Performers

Valerio Ameli, Alessia Bedini, Cristina Bucci, Martha Festa, Francesco Manenti, Katia Pantalla, Ivana Petito, Emanuel Rosenberg, Francesca Sproccati, Marcello Zagaria.

Video

Marco Maccaferri – Andrea Canepari

I Personaggi

Agonia Si è ferito nella fuga prima di cadere nel buco, è anche stato fortunato, il proiettile del robot non è stato mortale.. E’ grosso, la voce cavernosa, il fatto che non riesca a muoversi come gli altri gli permette di essere al centro delle attenzioni del gruppo. E’ un ‘collante’ del gruppo, saggio e carismatico. E’ misterioso. Sembra che ne sappia sempre più degli altri. Ma sa anche che, dentro o fuori dal buco, il suo destino è segnato. Ma non ha paura.

Kento E' il capo del gruppo, donna forte, decisa, senza scrupoli. Alta e spigolosa. Sa che nessuno deve mollare. Possono anche fuggire forse. O aspettare che fuori la guerra finisca. Importante è rimanere lucidi. E va fino in fondo a questo suo compito, senza badare troppo a emozioni e sentimenti. Dura con se stessa e con gli altri. Non è un soldato ma questa è una guerra, o no?

Lidia e Michele gli sposi mancati. Sono ancora vestiti da cerimonia, abito bianco lei, carico di promesse, camicia bianca lui e il resto dell’abito quasi irriconoscibile. Lidia è malinconica, sembra essersi rotto qualcosa ancor prima di cominciare, Michele è frastornato, pallido, quasi pauroso. Il giovane non la lascia un istante, lei cerca di proteggerlo. Entrambi, a modo loro, sembrano non crederci più. Dov’erano quando è iniziato tutto? Come finirà tra i due?

Jovetic soldato atipico, simpatico, giocoliere, un clown armato. Capelli ricci e occhi allegri. A modo suo difende il gruppo, è gentile e affabile con tutti. Non parla, è muto, ma si fa capire da tutti. Ma perché uno così fa il soldato? Forse per un nuovo ed utopico mondo? Jovetic appartiene ad un esercito? E’ un mercenario? E’ un civile qualunque che si è messo a fare i war games?

Letizia è ancora vestita elegante, e’ scappata di fretta e furia da una festa nel momento in cui è iniziato tutto. Voleva raggiungere la donna del suo cuore: Kento. Voleva starle vicino e non abbandonarla. Capelli rossi, occhi e cuore grande. Forse per lei il buco non è poi così male. Sì, certo, non si sa bene cosa potrà accadere, ma che importa? Kento è lì con lei, e lei ha tutto il tempo per conquistarla.

Clara e Edo sono fratelli. Solare e mediterranea, lei. Biondino e un po’ pallido, lui. Clara deve badare al fratello, già! Lui è un pò svampito, non ricorda bene dove si trova, se ne va in giro stralunato e non sa che è vietato alzarsi. La sorella lo tiene d’occhio insieme al gruppo. Per forza di cose Clara non riesce ad avere una vita sua, alterna momenti di allegria ad altri d’instabilità e rabbia. Lui astratto, lei concreta. Quanto questo legame potrà ancora andare avanti?

Isnaba e Daniel, Isnaba è una guerriera, misteriosa presenza che sbuca dal nulla. Anche lei si è rifugiata lì scappando dai misteriosi nemici? Come ha fatto a sfuggire all’implacabile cecchino? Che notizie porta da fuori? Il gruppo si divide in due. Sarà buona o cattiva? C’è da fidarsi? Perchè è così sicura di sè? Molti punti interrogativi. Chi sarà dalla sua parte? Chi invece non si fiderà di lei? Daniel: anche lei a suo modo misteriosa, parla poco, è sempre nascosta sotto il suo inseparabile cappuccio. Sfugge e fa più fatica degli altri ad unirsi al gruppo. Entità solitaria, magra, scavata, fredda. Il suo nome è al maschile. Sembra però una ragazza. Chi è?

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